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Risorse per la pronazione del paziente

Nei pazienti affetti da sindrome da distress respiratorio acuto, la pronazione può aumentare l'ossigenazione e ridurre la mortalità, ma la procedura è difficile da eseguire manualmente. 

Un ampio studio prospettico randomizzato mostra un miglioramento della sopravvivenza con la pronazione dei pazienti affetti da ARDS o ipossia

DATI DELLO STUDIO CLINICO "Prone Positioning in Severe Acute Respiratory Distress Syndrome" (Pronazione nella sindrome da distress respiratorio acuto grave). C Guerin et al. N Engl J Med 2013; 368: 2159-2169​

  • Studio di controllo multicentrico, prospettico, randomizzato su 466 pazienti in un orizzonte di 28 giorni, estrapolato a 90 giorni
  • Tutti i pazienti arruolati presentavano ARDS grave:  rapporto PaO2:FiO2 <150 mmHg, FiO2 >= 0,6, PEEP >= 5 cm di acqua e volume corrente di 6 mL/kg di peso​corporeo previsto
  • Riepilogo della terapia con pronazione:  media di 4+/-4 sessioni per paziente; media di 17+/-3 ore per sessione di pronazione

 


 

Mortalità con posizione prona vs posizione supina dei pazienti

La mortalità dei pazienti proni al giorno 28 era significativamente inferiore (16%) rispetto al gruppo in posizione supina (P<0,001)

grafico con curve di Kaplan-Meier dei pazienti in posizione prona e supina

Curva di Kaplan-Meier della probabilità di sopravvivenza dalla randomizzazione al giorno 90.

 


 

PaO2/FiO2 prono vs supino

Il rapporto PaO2/FiO2 è migliorato durante le sessioni di terapia con pronazione.

grafico che mostra i miglioramenti durante la terapia con pronazione

Valori medi di PAO2/FiO2 (mm Hg) nel gruppo con pronazione durante le prime cinque sessioni (S1: n=170; S2: n=130; S3: n=99; S4: n=71; S5: n=51) (M1 = supino appena prima della pronazione; M2 = un'ora dopo pronazione; M3 = fine pronazione appena prima di tornare in posizione supina; M4 = 4 ore dopo la supinazione)